L’ARRSM rappresenta San Marino al GlobalSET

I radioamatori sammarinesi impiegati in una esercitazione internazionale di Protezione Civile

Per i radioamatori la radio è una passione, ma non solo. È cosa nota, infatti, che all’insorgere di una situazione di emergenza, le radiocomunicazioni assumano un ruolo fondamentale. Spesso, quando la zona colpita non è (o non è più) servita dalla rete telefonica tradizionale, le prime notizie e richieste di aiuto, vengono trasmesse proprio attraverso le radiotrasmittenti dei Radioamatori.

In questa prima fase è chiaro che, quanto più precisa e tempestiva sarà la segnalazione dell’evento, tanto più efficace sarà l’intervento dei soccorsi. Ecco perché la presenza di questi “angeli dell’etere” è sempre stata importantissima.

Anche a San Marino, in un recente passato, abbiamo visto i radioamatori diventare protagonisti e mettere a disposizione le loro attrezzature e le loro competenze per rintracciare i connazionali dispersi e poi fortunatamente ritrovati sani e salvi. E’ accaduto per il terremoto del Messico, nel 1985 e in Tailandia, nel 2004, durante lo tsunami.

Purtroppo però le emergenze non danno alcun preavviso. Esse arrivano e si mostrano all’improvviso in tutta la loro drammaticità. Ed è per questo che anche i radioamatori si tengono in allenamento esercitandosi, preparando le loro attrezzature meticolosamente; per essere sempre pronti, pur sperando di non essere mai chiamati in azione.

E proprio della più importante di queste esercitazioni, il GlobalSET, si è svolta la prima sessione il 13 Aprile 2013. Si tratta di un’esercitazione di protezione civile internazionale, organizzata dalla IARU, l’organizzazione che rappresenta i radioamatori presso l’International Telecommunication Union di Ginevra.

Il GlobalSET – che sta per Global Simulated Emergency Test – è un’esercitazione che si svolge ogni anno e che nel 2013 ha visto impiegati i radioamatori di 40 Nazioni differenti: dai Paesi più poveri dell’Africa, fino alle Nazioni più sviluppate e ricche dell’occidente. A rappresentare l’Antica Repubblica, c’era ancora una volta l’ARRSM – l’Associazione dei Radioamatori della Repubblica di San Marino – che ha messo a disposizione 4 qualificati operatori radio.

“L’esperienza ci ha insegnato che quando si sono verificate gravi calamità, la presenza dei radioamatori si è dimostrata sempre preziosa – dice Angelo Leopolidi, nominativo di chiamata T77LA, uno dei volontari dell’ARRSM – in particolar modo questo vale ancora di più quando le Nazioni colpite dalle catastrofi sono quelle del Terzo Mondo. Nelle quali, purtroppo, sono spesso assenti le più banali infrastrutture di comunicazione”.

Infatti, il veloce transito delle informazioni nelle fasi immediatamente successive al verificarsi degli eventi, è fondamentale per la valutazione della natura e delle proporzioni dei danni. Consente l’arrivo tempestivo dei primi soccorsi e permette di organizzare il coordinamento delle operazioni nelle zone colpite. Durante il GlobalSET i radioamatori hanno simulato per 4 ore lo scambio di messaggi di questa natura, testando una maglia mondiale in grado di far filtrare le richieste di aiuto da qualsiasi angolo del globo esse provengano.

“Non è stato facile partecipare quest’anno – dice Matteo Napolitano, Presidente dell’ARRSM, indicativo di chiamata T77NM – poiché la nostra sede risulta ancora inagibile; ad oltre un anno dalle abbondanti nevicate del febbraio 2012. Abbiamo però deciso, non senza qualche sacrificio, di essere presenti comunque a questa esercitazione, poiché sentiamo forte la corrispondenza tra i valori della nostra Terra ed il tipo di servizio che possiamo svolgere con le nostre radio”.

I radioamatori prestano sempre la loro opera in maniera volontaria e disinteressata, mettendo a disposizione le loro competenze nel campo delle radiocomunicazioni di emergenza. Il loro servizio, reso alla collettività e offerto senza distinzione di sesso, razza e credo religioso, è sempre stato apprezzato e riconosciuto, a testimonianza dell’alta considerazione in cui sono tenuti gli interventi dei radioamatori nelle situazioni di emergenza.

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